Il nostro metodo

Il metodo di apprendimento della Scuola Secondaria di Primo Grado, in continuità con gli altri ordini di scuola, si concretizza essenzialmente attraverso i seguenti ambiti:

  • contesto comunitario: mentre la famiglia è il primo ambito educativo nel quale un’esperienza e una concezione di vita si comunicano esperienzialmente da una generazione all’altra, la scuola è il luogo della crescita della persona e della costruzione della conoscenza in un contesto comunitario, quindi di relazioni con gli adulti e con i compagni in un ambito sia conoscitivo che morale. La vita comunitaria, infatti, è origine di conoscenza e di cultura, poiché in essa il sapere, che è incontro, dialogo e scoperta delle relazioni fra una cosa e un’altra, può ritrovarsi nella concretezza dell’esperienza quotidiana. In secondo luogo, la vita comunitaria sostiene e rende possibile la moralità, intesa come l'atteggiamento fondamentale della persona che è implicato e richiesto in ogni momento del processo educativo: sul piano conoscitivo è il riconoscimento della verità, su quello esistenziale l'assunzione responsabile delle proprie scelte;
  • centralità della persona: la relazione tra l’adulto e lo studente è innanzitutto attenzione alla singola persona in crescita, alla sua concretezza e unicità. Il processo educativo avviene secondo uno sviluppo che valorizzi attitudini e capacità di ciascuno, il più possibile nel rispetto dei tempi personali. Scopo dell'educazione è infatti che ogni singolo alunno proceda nella realizzazione della sua persona, mettendo a frutto le proprie doti ed i propri interessi, attraverso la continua sollecitazione della sua libertà personale ed il continuo sostegno alla sua responsabilità da parte degli adulti;
  • valore delle discipline: l’attenzione alla realtà che è alla base del processo educativo, nella scuola si concretizza attraverso l’insegnamento delle discipline di studio, intese non semplicemente come materia, ma come realtà cui quella materia introduce e fa conoscere grazie alla professionalità del docente e all’applicazione dello studente;
  • approccio sintetico: attraverso la presenza di docenti preparati e capaci di intessere relazioni con tutti e con ciascuno, l’alunno sperimenta una concezione unitaria del sapere da verificare in un lavoro didattico sistematico che stimola la curiosità e aiuta a cogliere i nessi tra i vari oggetti di conoscenza, affinché il reale appaia nella sua interezza come un universo interessante e non come un insieme disorganico di particolari;
  • sviluppo del senso critico: è generalmente in questa età che inizia, da parte dell’alunno, la presa di coscienza critica di se stessi e un più personale desiderio di autonomia. Si tratta di un momento di vaglio di quanto precedentemente ricevuto dall’educazione familiare o appreso durante gli studi della Scuola Primaria. Il dilatarsi delle problematiche e il venir meno delle garanzie di un riferimento indiscusso, rendono delicato il passaggio dall'infanzia all'età adulta, anche nell'ambito della conoscenza. Il passaggio tra queste due fasi della vita, avviene gradualmente e i segnali che il ragazzo sta attraversando un momento di riappropriazione del suo passato e del suo presente si possono così riassumere:
    - tendenza all'autonomia del pensiero, e del giudizio. Il ragazzo scopre in sé nuove capacità di ragionamento e di giudizio, desideri e problematiche differenti rispetto a quelli che aveva da bambino;
    - ricerca di nuovi punti di riferimento al di fuori dell'ambito familiare. Il ragazzo è alla ricerca di nuovi maestri, di modelli da imitare che soddisfino le sue aspettative sulla vita e che lo aiutino a comprendere e ad accettare le novità che in lui sorgono.


Il passaggio dall'infanzia all'età adulta è un momento importantissimo e delicato, durante il quale è indispensabile che la ragione rimanga aperta e la libertà si fortifichi, affinché la persona in crescita non rifiuti acriticamente la tradizione, ma la ri-comprenda e sappia accettarne gli aspetti validi ovvero correggerne gli errori, diventando così un uomo capace di operare costruttivamente nel mondo.

  • comportamento e disciplina: la disciplina è anzitutto un contesto che vive di regole precise ed essenziali, delle quali si possono in ogni momento e per tutti dare le ragioni, mostrandone la pertinenza allo scopo che è quello di sollecitare la responsabilità dell'alunno e il suo impegno personale. Senza l'implicazione responsabile dell’alunno, ogni programma educativo, anche il più giusto e accurato, è destinato a rimanere infruttuoso;
  • valutazione: la valutazione ha per oggetto il cammino percorso e la consapevolezza critica acquisita grazie al lavoro condiviso con l’insegnante e la classe o personale. Ciò implica che la valutazione serva sia all’insegnante, il quale continuamente deve verificare l’efficacia delle sue scelte didattiche, sia allo studente, affinché possa correggersi, sia alle famiglie che hanno la responsabilità educativa dei ragazzi. La conoscenza non procede per aggiunte successive, ma si configura piuttosto come approfondimento graduale della totalità incontrata, la quale è presente da subito alla ragione che voglia conoscerla, e della capacità della persona, potenzialmente pronta a diventare competenza se attivata in un lavoro. Ecco che allora la valutazione consiste nell’attestazione dello sviluppo di tale capacità, considerando la natura del singolo studente e il lavoro attuato per esercitarla e approfondirla.